Negli scorsi anni AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), F.A.V.O (Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e SINPE (Società Italiana Nutrizione artificiale e metabolismo) hanno elaborato la “Carta dei diritti del paziente oncologico all’appropriato e tempestivo supporto nutrizionale”, il cui obbiettivo è quello di rispondere alle richieste dei pazienti oncologici, e dei loro famigliari, sull’alimentazione e sul diritto a ricevere corrette prescrizioni nutrizionali. La Carta dei diritti del paziente oncologico in ambito alimentare è composta da dieci punti tra cui:
- Diritto alla corretta informazione e al counseling nutrizionale: “…Ogni paziente ha il diritto di ricevere da personale sanitario specializzato in campo nutrizionale informazioni esaustive, corrette e basate sulle evidenze cliniche riguardo al proprio stato di nutrizione, alle possibili conseguenze a esso associate e alle diverse opzioni terapeutiche nutrizionali”. Il counseling nutrizionale dovrebbe “…Fornire indicazioni su come adeguare la propria alimentazione… anche alle eventuali comorbidità, terapie mediche, chirurgiche o radioterapiche previste”.
- Diritto allo screening e alla valutazione dello stato nutrizionale “finalizzato a individuare l’eventuale presenza del rischio di malnutrizione.” Lo screening deve essere eseguito a intervalli regolari soprattutto per le neoplasie che per “per tipologia, stadio o trattamento, possono influenzare negativamente lo stato di nutrizione.”
- Diritto alle prescrizioni nutrizionali appropriate da parte di specialisti in ambito nutrizionale
- Diritto all’accesso all’integrazione nutrizionale orale: nei casi in cui è necessario dovrebbe esserci un “accesso gratuito agli integratori nutrizionali orali, compresi i supporti vitaminici e minerali.”
- Diritto a ricevere una nutrizione artificiale appropriata e tempestiva “sia in ospedale, sia nelle strutture residenziali”
- Diritto a ricevere una nutrizione artificiale domiciliare appropriata e sicura per garantire di avere il diritto a “proseguire il supporto di nutrizione artificiale oltre i termini della degenza ospedaliera”
- Diritto al monitoraggio del supporto nutrizionale che prevede quindi una “periodica rivalutazione dell’appropriatezza e dell’efficacia del trattamento” nel contesto di percorsi sanitari condivisi da équipe multidisciplinari.
La Carta parla anche del diritto al supporto in caso di cambio ponderale dovuto alla patologia, del diritto al supporto psicologico gratuito anche per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale, di modificazione dell’immagine corporea e infine del diritto, se desiderato, a partecipare a studi clinici controllati in tema di nutrizione clinica volti a contrastare la malnutrizione nelle diverse fasi della malattia.
di Dott.ssa Alessandra Zanini, dietista