Abbiamo visto nello scorso articolo che l’integrazione artificiale di vitamina E non è consigliabile, quindi è necessario introdurla tramite l’alimentazione.
Prima di tutto dobbiamo sapere che questa vitamina viene accumulata nel fegato e non è dunque necessario assumerla con regolarità, attraverso i cibi, perché il corpo la rilascia a piccole dosi quando il suo utilizzo diventa necessario.
Per quanto riguarda invece l’eccesso di questa vitamina, che si può avere tramite integrazione, ha dei rischi: dall’aumento della pressione sanguigna, a problemi per chi soffre di patologie tiroidee, passando per una serie di disturbi a livello digestivo. Quindi, come già detto, salvo diverse indicazioni mediche non è consigliabile, né necessario, integrarla.
Ricordiamoci anche che la sua biodisponibilità viene ridotta dalla conservazione, dalla trasformazione, dalla presenza in concomitanza di vitamina A e di aminoacidi solforati. Viene aumentata invece in compresenza con il selenio.
Nel prossimo post scopriremo quali sono gli alimenti che ne contengono maggiori quantità.
NB
Nessuno dei consigli presenti sostituisce la valutazione di uno specialista